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Si è perso laggiù, oltre l'ansa del fiume, il tempo che ha visto inseguire impossibili sogni, volare le stelle tra mondi invisibili, i mari solcare verso spiagge lontane, intrecciare raggi del sole per farne un ponte che cavalchi l'ignoto...già, i sogni, frammenti di tenebre che le notti dipingono, in attesa di aurore troppo spesso negate di sole.
Ma gli anni sono pietre che affondano i sogni, partoriti da età spensierate, e le notti ora creano soltanto prospettive diverse. Il contare dei giorni senza tristezze è conquista insperata e il domani sognato un rifugio sull'isola della serenità.
Un mondo di
vapore copre il cielo, e impregna l'aria di tristi colori mentre
scendono lacrime fredde cha non sanno di dolore, ogni orizzonte è perso e
sulla pelle s'è posata tanta, troppa malinconia.
Un fiore è un sorriso dovunque si trovi, anche in un angolo anonimo del giardino porta quel raggio di luce che spazza via i cupi umori, non chiede nulla, non ne ha bisogno, ed offre tutto quel che possiede.
L'estate si incammina e l'autunno è ormai vicino, guardo il mondo attorno racchiuso in un limbo senza storia, ma il cielo e il mare no, mondi paralleli troppo diversi oggi, due tele d'opposte visioni, dipinte da artisti che nulla hanno in comune tra loro, ma sanno suscitare la stessa meraviglia.
Stanno lassù, immense praterie senza confini, dove orizzonti si confrontano e infiniti mondi di vapore riempiono lo sguardo.
Guardo lassù, dove occhi timorosi si smarriscono in scene folli private di ragione. Guardo lassù ed un pò resto immobile in attesa. Poi sorrido in silenzio, e apro le ali della mia fantasia...
Cammino nel sentiero del presente, fra le steppe della mia coscienza, ho lasciato più indietro i ricordi e senza rimpianto, ma nemmeno più cerco un futuro vestito di sole illusioni.
Lento cammino, lasciando l'impronta su questo o quell'attimo che conta il mio tempo, cogliendo profumi e colori troppo a lungo perduti, inseguendo futuri mai realizzati, ed anche i sogni un tempo bramati si son persi.
Ora vivo il presente e sorride anche il giorno, più in là un fiore mi osserva e curioso segue il mio andare, forse anche lui vive l'attimo, ed i sogni ha lasciato, per un presente da non più sprecare.
Che stupenda invenzione, forse la migliore del secolo, ti risolleva il morale, ti scalda il cuore, ti mostra un mondo migliore...
Stasera, un pò stanchino, mi allungo sul divano e accendo la tv, noooo... c'è la Boldrini, in un attimo la digestione va per traverso, il morale sotto le scarpe, ma...mi salva il telecomando, un click e il mondo riprende un pò di colore, finalmente !!!
E' dove arriva lo sguardo, un punto d'arrivo mai velato da mistero, non mi è mai interessato molto cosa c'è oltre, ma piuttosto esplorare a fondo quel che vi è in questo spazio, i colori, i profumi, le meraviglie che vestono la scena.
Mi hanno più volte detto che mi accontento del nulla, che non conosco la parola " osare ".
A loro sempre rispondo, se non vedete le bellezze del mio " nulla " come potete osservare l'essenza di ciò che vedete fuggevolmente ?
Poche ore di cielo tetro e nuvole gravide di pioggia sono già lontane, il cielo ha ritrovato il suo sorriso e disegna onde d'oro su un mare quieto, come un Re Mida che spande infinite ricchezze sull'ignaro porto.
Accidenti, il tempo vola, saranno 20 anni che passando per il motorshow di Bologna mi imbattei in uno stand di raidue dove due simpatici chiacchieroni radunavano moltitudini di visitatori. Un Dose molto giovane mi piantò un microfono davanti alla bocca ed io sfacciatamente chiesi di conoscere il curatore del programma da loro detto " il guaritore ". Lui gentilmente venne, mi toccò un braccio dolorante e fu il miracolo !!! Vabbè gli anni passano ma sempre ci divertiamo con le nostre corbellerie.Oggi mi è tornata davanti la "sacra" maglietta ancora nuova, si perchè la ragazza mi tirò al volo una adatta per anoressici :-) però non ho mai permesso ad altri d'indossarla-Forza conigli noi siamo sempre in attesa !!!
Non sorride più, dopo giorni di fuoco il cielo ha smesso di sorridere, qualche nuvola tetra offusca un poco il caldo e scrive mute parole su nell'aria che parlano d'autunno. Respiri di sollievo si mescolano però a malinconie d'estate. Presto le foglie prenderanno i colori del tramonto e vestiranno la terra d'allegria.
Un nero fungo ieri sera si elevava al tramonto, risvegliando ai miei occhi tristi presagi di morte atomica, dove gli uomini giocano a fare i Dei, ma per fortuna quell'ammasso di nubi bagnato dai colori del tramonto, vestiva solo immagine di gioia.
