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Sono profonde le fondamenta della mia casa,
e sono poste sempre lì, dove vive il cuore.
Il
mondo è diverso quando lo osservi da spazi angusti, e l'orizzonte
esplode di colori, il mondo ha i profumi della tua anima, quando togli i
confini ai tuoi pensieri.
Tutto si ferma sugli antichi borghi, immobili lancette sull'orologio del tempo, e su speroni di roccia la storia ha scritto tante pagine senza fretta alcuna. Respiro profumi di cui si è persa la memoria, dove ansie di un vivere privo d'orizzonti non esistono, percorro vicoli saturi di giorni lontani fra le pietre corrose dal logorio del tempo. Qui, dove il passato vive...e narra la sua storia.
L'ora della sera viene silenziosa e si offre agli occhi piena di colori, mai uguale, mai monotona, è il tempo di fermarsi un attimo e guardare oltre, nell'infinito di noi, dove ci sappiamo solo smarrire.
Quando si parla del secolo passato lo si ricorda per i troppi genocidi, i nomi che si ripetono sono sempre di chi ha perso. Che dire di quest'uomo ? Lui ha vinto, lui in un attimo ha deciso la sorte non di due eserciti ma di due città, lui ha sterminato più vecchi, donne e bambini con la stessa velocità del pensiero.
Ma lui è il vincitore....